29 novembre, 2006

Fullness

Sono giorni pieni come un uovo sodo, densi densi di cose da fare, da pensare, sistemare, soppesare.

Sono giorni pieni, pieni del primo freddo che sa di inverno, di piogge sul lago, tuoni e temporali, di telefonate brevi, di messaggi a cui non rispondo. Di voglia di partire e di dormire fino a tardi al mattino, allacciata alle spalle del Fab.

Di pizza, di cene fuori e vino rosso rubino, di saudade e di tenerezza.

25 novembre, 2006

Sabato

Oggi è uno di quei pomeriggi in cui mi manca la mia amica Silvana, laTita dei miei anni di scuola. Passerei a prenderla ed andremmo sul mare, con due birre e il primo freddo dell'inverno.

Rideremmo di gusto, la mia risata e la sua, tosse di allegria e perduta spensieratezza.

Tita, siamo proprio amiche io e te, non vedo l'ora di dirtelo di fronte al mare, con la mia anima incastrata nella tua.

24 novembre, 2006

Venerdì

Vorrei sigillare in tante scatole perfette, tutte uguali, certi pensieri spigolosi. Le riporrei tutte in pila in un angolo buio e nascosto, sotto una scala o in una soffitta. E continuerei a riempire i miei spazi di luce e tulipani.

Oggi è una di quelle giornate grigie senza mezzi toni, né compromessi, in cui mi verrebbe voglia di buttare un tubetto di azzurro nel cielo, come si fa per i quadri.

Vorrei rompere con un dito questo bianco monotono che c’è nell’aria, come crepe squisite di creme brulée.

Vorrei accocolarmi, gatta, sul divano, accanto alle gambe di flanella mille colori di mamma, ed andare con lei a comprare il pane e le mele rosse che ci sono sempre nella sua cucina.

Già lo so che sarebbe bellissimo e irripetibile il mio mare, in quel silenzio invernale e burbero dell'ora di pranzo, in cui tutti, lì, tornano a casa per cucinare, sotto i cumuli di foglie rosse, con l’autunno ancora abbracciato ai muri delle case.

21 novembre, 2006

La mostra dei vincitori!


Ecco la mia foto in compagnia! :)

11 novembre, 2006

laLila impara


... eccomi a scuola di blog, seduta con laSu ad un tavolaccio di legno, per imparare un po' in un laboratorio alla Triennale.

Ed invece, la prima cosa che ho imparato è la "wayback machine", una specie di macchina del tempo che fa rinascere le vecchie versioni dei siti, quelle degli anni passati, quelle che ci siamo dimenticati, quelle che ora fanno tenerezza.

Come guardare le foto di quando eri piccola negli album a casa di mamma e papà, quelle sbiadite e fuori moda, quelle che non puoi non ridere vedendo il taglio dei capelli che allora ti piaceva tanto.

Come ritrovare i diari del liceo, con gli adesivi che oggi non si trovano più.

Ed io ho cercato e trovato il vecchio sito del Fab, con un camioncino giallo che arriva ed il logo che tra un po' non useranno più.

E mi sono intenerita. E mi sto divertendo... :)

08 novembre, 2006

Chi mi ama e chi no

I vecchietti, quasi tutti i fornai, i commessi dei grandi magazzini ed i parrucchieri, i cani degli amici o amiche. Questi mi amano. Ed anche le mamme, le puttane che lavorano di fronte al mio ufficio, gli stampini dei dolci ed i piccoli oggetti che si fanno trovare solo da me.

Meno gli spigoli delle porte, i tappeti, gli autisti degli autobus, un po' di più i tassisti.

Non mi amano affatto le buche, i coltelli, il prezzemolo ed il kebab che mi sporca sempre la giacca. Non mi vogliono bene le discoteche e i negozi di televisioni, dove mi gira sempre la testa.

Mi odiano i peperoni. L'aspirina, se potesse, mi ucciderebbe.

Mi amano da morire il legno, il piumone e le tazze di the caldo.

Mi vuole bene il mio blog, di cui sto avendo più cura..

07 novembre, 2006

Desiderata



Have money to spend just on anything! Then, how about buying a town of your. Giving it thought, already, then here is your chance of owning one. This small French town was built on the ruins of a Roman settlement. The village has 5 buildings in total and the next inhabited village is only just down the road. So, you can plan the things and set it up just like you love to do in Caesar games. The town features about 150 m2 of living space and land of 5,000 m2. The town is for sale for a price of $326,619.

Ecco, ognuno può sognare quello che vuole, no?

Io vorrei comprare questo villaggetto francese, e viverci con le persone che amo, e sentirmi la regina del castello, e dire la MIA città, ed insomma... è anche in saldo... e costa meno di un attico a Milano...

LO VOGLIO, LO VOGLIO, LO VOGLIO!!! ;)

06 novembre, 2006

Chi viene con me?

Ci sono periodi in cui ho una strana irrequietezza, voglia di fare cose, di partire, di andare, anche non lontano, ma via a cercare cose belle.

Voglia di cinema, di film lunghi, di baci, di amici, di mostre e di gite.

Al cinema e ai baci ci pensa il Fab, ma chi viene con me a Brescia a vedere due mostre imperdibili?

Al Museo di Santa Giulia, c'è Mondrian, prima di tutto.

Un Mondrian che si farà piacere anche dal mio fidanzato che non ama Mondrian, ed ecco perché...

Più o meno 80 opere che arrivano dal Gemeentemuseum dell’Aia e che raccontano l'intera evoluzione, tutto il percorso che ha portato al periodo astratto, con tutti i pezzetti della sua storia che spiegano il Mondrian figurativo e quasi sconosciuto, il Mondrian dei paesaggi, il Mondrian che sperimenta stili diversi e li abbandona quando non lo convincono più, il Mondrian che parte dalla Scuola dell’Aia e pian piano riduce i paesaggi a colori e forme ed arriva al Luminismo della serie degli alberi, il Mondrian che amava Disneyland come laLila ed il jazz come il mio amico colto.

Poi, sempre al Museo di Santa Giulia, c'è la storia del paesaggio moderno in Europa.

C'è Turner, gente, il mio Turner, quello che l'ultima volta che sono andata a Londra mi ha rapito per un pomeriggio intero.

C'è Constable.

C'è l'Accademia francese ed il primo plein-air.

E poi ci sono gli Impressionisti, quelli famosi. :)

300 opere, circa.

Chi viene con me?!

I miei BUONISSIMI Muffin

Ingredienti

Farina: 200 gr
Zucchero: 150 gr
Lievito: 2 cucchiaini
Latte: 250 ml
Burro fuso: 250 ml (anche solo 100 ml, se li fai light!)
Uovo: 1
Essenza di vaniglia: 1/2 cucchiaino
Gocce di cioccolato fondente: 120 gr

Preparazione

Riscalda il forno a 180° ed imburra bene le teglie con gli stampini (Esselunga), oppure metti in ogni stampino un pirottino (Esselunga).

In un recipiente lavora la farina, lo zucchero, il lievito ed un pizzico di sale. In una ciotolina mescola il latte, il burro fuso, l’uovo (che hai sbattuto prima fino a renderlo spumoso) e la vaniglia.

Forma una fontana nel centro del composto di farina e versa la crema di latte, mescolando finché gli ingredienti si saranno amalgamati. L'impasto deve rimanere granuloso, quindi non lavorarlo troppo a lungo.

Trasferisci l'impasto negli stampini, riempendoli per 3/4 ed incorpora delicatamente le gocce di cioccolato sulla superficie (se si mescolano all’impasto prima, poi vanno tutti sul fondo!).

Inforna per 20 minuti. Quando sono tiepidi, ricoprili di zucchero a velo.

Alcune varianti dolci

Aggiungi all’impasto:

- una mela grattugiata e un cucchiaino di cannella;
- una manciata di noci tritate grossolanamente o dell’uvetta;
- 120 gr di mirtilli freschi.

Se usi i mirtilli freschi, lavali ie asciugali con carta assorbente.
Mettili in una ciotola e mescolali allo zucchero.

Bologna-Milano

Ieri, a Bologna, sono stata bene come se fossi sul divano di casa mia, con la torta di mele, il pranzo della domenica, le chiacchiere svagate e un po' sonnolente del pomeriggio.

Ieri, la notte, tra Bologna e Milano si è allungata veloce, è durata pochissimo rispetto a quello che mi ricordavo, io che prima prendevo spesso il treno per arrivare a Milano. Era un viaggio lungo tutto la costa, e l'ultimo pezzo non finiva più, Bologna era lontanissima da Milano per la mia voglia di arrivare, per i miei regali da portare, per quello che significava arrivare.

Ieri, invece, avevo il libro in borsa ed ho letto solo una pagina, anzi ho quasi dimenticato di averlo portato. Perché c’era da stare concentrati su altro. Sui colori del cielo al tramonto, sul movimento degli alberi, sulle voci, sul profilo del Fab che quando è di profilo ha un naso bellissimo, su cosa cucinare per cena nella nostra cucina.

E' così strano, ma arrivare a Milano, ormai, è arrivare a casa. A casa mia.

A casa nostra.

03 novembre, 2006

laLila disegna


Tutti dovrebbero avere dei pennarelli nuovi così.

E dei blocchi di carta larghi dove lasciare tanto spazio fra una riga e l'altra.

E matite dalla punta sottile.
E pastelli di cera pastosi.
E idee da disegnare e colorare.

Ed un grosso progetto finito e tanta voglia di fare cose allegre e senza senso, disegni, pasticci, fiori, puntini, linee che si incrociano, porcelli rosa ed api. Io vorrei disegnare molto di più...

Gita a Bologna

"Walter Benjamin annotò un giorno che leggere un testo è come sorvolare una città dall’alto, mentre trascriverlo vuol dire calarsi senza garanzie nelle sue strade, perdersi dentro le sue volute, accettare le sue misure del mondo. Se è così, Bologna va trascritta passeggiando, senza leggerne la mappa. E non è detto che nel suo funzionalismo sobrio, nella sua fiera medietà conservatrice, non s’aprano brecce improvvise: l’estate scorsa, alle otto del mattino, sui binari di via Lazzaretto che corrono tra i capannoni fuori Lame, un mio amico giura di aver visto vagabondare un canguro."

Matteo Marchesini
Perdersi a Bologna. Guida insolita e sentimentale

Io, domenica, vado a Bologna, e mi porterò dietro un moleskine se per caso mi venisse voglia di scrivere mentre passeggio, ed avrò i miei occhiali verdi nuovi e belli per cercare i canguri, ed in treno ascolterò la musica del Fab, e mangerò la gramigna con la salsiccia, ed incontrerò il mio amico Gigetto, che mi chiama bimba e mi abbraccia con forza, con uno sguardo obliquo ed un sorriso timido.

Io, domenica, vado di nuovo in gita fuori porta, come piace tanto a me. :)

01 novembre, 2006

Talento

Se c'è una cosa che mi incanta, ovunque io la trovi, è il talento.

Il talento dei miei amici che sanno dar vita ad una scultura da un blocco di materia, che sanno far rivivere la bella Nausicaa su un foglio. Il talento dei violinisiti, che hanno i calli sulle dita e sul collo. Il talento di un chirurgo, perfino quando lo guardo in un telefilm. Il talento nascosto in chi cucina bene le polpette. Il talento dei cani da tartufo.

Il talento che mi innamora in Fab, che ha scritto un racconto pieno, corposo, aggressivo. Che mescola parole nuove alla sua poesia, al suo essere sempre il bambino che odia le sbarre ed i luoghi stretti, alla sua originalità innata.

Lunedì sera sono passata al Trattoir, ed ero certa di trovarlo nell'angolo più nascosto, silenzioso, ma con la sua musica nelle orecchie, con una storia che piaceva prima di tutto a lui, con il sorriso delle sue occasioni importanti, come una giornata intera rubata al lavoro per scrivere, e scrivere e basta. Ha rubato il tempo che a volte gli scorre via, come il "bel Renè" della sua storia.

Ecco, il mio fidanzato mi innamora così.