27 settembre, 2006

Storiella (... e laLila fa il Project Manager!)

Durante le prime fasi della corsa allo spazio, americani e sovietici gareggiavano disperatamente per essere i primi, per essere i migliori.

La chiave di volta, come spesso accade, consisteva nel raccogliere valide informazioni. La tecnologia doveva essere perfezionata e gli effetti dell’assenza di gravità e di altri fattori non terrestri sugli astronauti dovevano essere studiati e compresi. Gli astronauti avevano un ruolo fondamentale nella ricerca, ed era essenziale che registrassero e controllassero minuziosamente ogni passo degli esperimenti. Erano alle prese con un progetto di ricerca e di intervento fondamentale.

Purtroppo, c’era un grande problema: quando sperimentavano l’assenza di gravità, l’inchiostro delle penne non fluiva e non permetteva ai ricercatori di prendere appunti.

Sembrava che la corsa allo spazio sarebbe stata vinta da chi avesse trovato il modo per aggirare questo problema. Mai prima di allora, nella storia del mondo, la scrittura aveva avuto un ruolo tanto critico ed essenziale.

Il governo degli Stati Uniti investì milioni di dollari in project management, per sviluppare una penna speciale con una piccola pompa, che permise, di lì in avanti, a una generazione di scolari, di scrivere messaggi volgari sui soffitti delle aule e agli astronauti statunitensi di prendere appunti nello spazio.

I sovietici, nel frattempo, risolsero il problema consegnando ai loro astronauti delle matite.

25 settembre, 2006

Fab, Hurt, Rain

Fab oggi è molto romantico.

Mi scrive cose bellissime e mi dice che sono bellissima.
Ascolta una bellissima canzone, che rende bellissima la pioggia.

Ritorniamo a casa in taxi, un iPod in due e pioggia sui finestrini. Lui in ascensore canta a squarciagola, stonato e romantico, con il ciuffo bagnato, come quello di De Andrè.

Ed io naufrago sul mio divano blu, in pigiama blu, canticchiando intonata. :)

Hurt, Johnny Cash

I hurt myself today
to see if I still feel
I focus on the pain
the only thing that's real
the needle tears a hole
the old familiar sting
try to kill it all away
but I remember everything
what have I become?
my sweetest friend
everyone I know
goes away in the end
and you could have it all
my empire of dirt

I will let you down
I will make you hurt

I wear this crown of thorns
upon my liar's chair
full of broken thoughts
I cannot repair
beneath the stains of time
the feelings disappear
you are someone else
I am still right here

what have I become?
my sweetest friend
everyone I know
goes away in the end
and you could have it all
my empire of dirt

I will let you down
I will make you hurt

if I could start again
a million miles away
I would keep myself
I would find a way

24 settembre, 2006

Stanca e felice

Domenica.

laLila con la Su (quella che non chiude gli occhi nella foto) partecipa alla Prima Maratona Fotografica. Il mio tema è "Somiglianze e Differenze", quello della Su "Milano in movimento", abbiamo due macchine con lo zoom, due gilet da fotografe con mille tasche, due succhi di frutta al mirtillo.

E' difficile fare le foto, quelle belle davvero, con un tema già dato, in un percorso già segnato, con delle tappe da toccare in orari già decisi, quando hai poi la certezza che saresti molto più brava in una vietta nascosta dove non passa la maratona.

Ma ci siamo divertite da morire, senza salire su un tram neanche una volta. E le focaccine nei punti di ristoro erano buone, ed il the fresco.

Io ho consegnato alle 16.00, piena di dubbi ed insoddisfatta come so essere solo io quando c'è una competizione di qualunque genere.

Dopo, Basquiat, con Fab e Pier, il mio amico colto ;)

Basquiat per me è geniale, con un'arte innata e violenta, fisica ed aggressiva. Urla, Basquiat. Basquiat amava la musica e la moda di Armani, Jimi Hendrix ed Alfred Hitchcock, New York e l'eroina. Ed io, a sei anni, a New York, l'ho visto dipingere. Aveva vent'anni ed era bellissimo.

A New York ci torno, a Natale... promesso.

Somiglianze e differenze





:)

18 settembre, 2006

Pomeriggi distratti

Ci sono pomeriggi come questo. Ti avvicini ai vetri della finestra e il rumore del traffico è un sottofondo monotono e dolce. Le poesie che hai letto a pranzo ti distraggono dal mondo, hai voglia di scrivere e ti prepari un caffè.

In quegli stessi pomeriggi, poi, oltre ad aver voglia di scrivere, hai anche voglia di leggere quello che scrivevi una vita fa, nelle tue agende alte come palazzi, con le penne colorate che si usano a vent'anni. Sarà perché sei stata il weekend nella cameretta a casa dei tuoi, sarà perché le hai intraviste, quelle agende, chiuse ed impolverate nella tua vecchia libreria, ma non hai avuto il tempo di sfogliarle qua e là. Sarà perché a volte ti manca tanto il frugare tra il passato, tra i maglioni di allora, tra le collane di mamma che allora era sempre allegra, tra i pensieri scritti fra i compiti.

Aspetti la sera, quando il traffico fuori sarà un movimento lontano e le poesie che avrai finito di leggere saranno rimaste a circolare intorno alla stanza.

Matrimonio in Puglia

Si è sposata Paola, con le scarpe con il tacco altissimo e le lucciole nei capelli.

Ed il suo matrimonio è stato una festa, bella davvero. 40 amici, un trullo perso tra gli ulivi ed una cena che solo in Puglia si può chiamare cena, con così tanto cibo che ci sono stati due turni di antipasti e tre di dolci.

Mario è un musicista, ed i suoi amici del conservatorio gli hanno regalato la loro musica, ognuno con un concerto che è stato importante per la loro carriera musicale. Una ragazza bionda ha suonato il flauto traverso, il suo migliore amico il violino, e tanti il pianoforte, anche Aurora, la bimba di 6 anni figlia di due musicisti, che somigliava tanto a me da piccola, alle prese con le sonatine di Clementi. Do mi do sol sol, do mi do sol la, fa mi re mi re sol la fa mi do... La bimba manteneva già la posizione corretta della schiena, e le manine erano arcuate nel modo giusto. Chissà se anche lei ha imparato a suonare con una pesca morbida sotto le dita...

La notte prima Mario ha portato Paola nella spiaggetta di San Vito, che, si sa, è un posto dove succedono le magie, e hanno brindato da soli, come un anno fa.

E' bello vedere gli amici felici. Ed io oggi sono tornata a casa con la voglia di riprendere a suonare, per tornare ad essere brava, per tornare a sentire male alle dita come piace a me.

14 settembre, 2006

Piove

Ecco, un pomeriggio così, appena iniziato, mi ricorda i pomeriggi umidi d’autunno di quando andavo al liceo e a quest'ora mi svegliavo dal pisolino per iniziare i compiti.

Il cielo che lentamente cambia colore dietro le finestre. La voglia di the caldo, lo sbadiglio che ancora non è andato via, la mente ancora vaga anche se so già cosa fare per le prossime tre ore. Allora studiavo Fichte, oggi come si costruisce un Pert, ma l'impressione è la stessa.

Ho aperto il quaderno e sistemato le penne, tra un po' inizio.

Ed il pisolino, lo confesso, l'ho fatto anche oggi. Il pisolino più buffo della mia vita, sdraiata sul tappeto di fronte alla porta, così, per terra. Ma quando piove, piove. E se piove, il pomeriggio si fa il pisolino. :)

Lila e Fab



E' ufficiale!
Dopo notti insonni a pensarci su, abbiamo deciso che il nostro anniversario è oggi.
Perché noi, quel 14 settembre, ci siamo baciati la prima volta. :)

Per sicurezza, però, noi festeggiamo dal 10 al 17!

05 settembre, 2006

Ho bisogno di $24,368...

Volkswagen Beetle Barbie

"Grown-up, but still harbor love for your child-age companion "Barbie-doll”, than listen to your heart and get yourself the all-new Volkswagen Beetle Barbie that is decked-up all in pink to accentuate your feminine charm!"

... d'altra parte, io da piccola giocavo con le barbie... e dopo tutti questi giorni con il collare, il mio ego femminile, il mio charm, ha bisogno di una risollevatina!!

:D

03 settembre, 2006

Domenica mattina in casa

Una casa può sembrare un rifugio, dove raccogliere la tua teiera, la tazza preferita, i libri, la spazzola, gli anelli d’argento che poi non metti mai, la sciarpa di seta azzurra: gli oggetti a cui hai deciso di dare un destino, quello di appartenere a te.

A volte capita anche di perdere qualcosa, un maglioncino che portavi sempre con te e che infilavi in ogni borsa, un biglietto con una frase che avevi ricopiato, il fermaglio con i cuori, un temperino di Muji… quelle cose sono le cose sono fuggite dal destino di appartenerti ancora, forse decideranno di tornare per la nostalgia o forse no.

Intanto, in questa domenica mattina di attesa, io aspetto... Che le mie cose perdute ritornino a casa, che arrivino le 12 per poter uscire e che i crostini al gorgonzola siano pronti.

02 settembre, 2006

La biondina si sposa!



Eh già.

Solo alla Lila può succedere di fare amicizia con la svampita che l'ha tamponata...

Ore 11.00, la biondina mi telefona e mi invita ad andare al suo matrimonio, perché "sente" che possiamo diventare amiche!

Allora... non mi sono arrabbiata, le ho detto, tra un CID e l'altro, che aveva una bellissima borsa, abbiamo parlato del sole di settembre e di Formentera ad agosto, ma preferisco, comunque, starle lontana!!!

Bah. A volte mi succedono cose davvero buffe. :)