30 ottobre, 2006

laLila fotografa

Io, poi, alla Maratona Fotografica, mi ero divertita molto, e fa niente se non ho vinto il viaggio a New York.

Tanto l'importante è partecipare, tanto quello che conta è divertirsi, tanto a New York ci andrò con Fab e il mio amico colto...

Ma.

La parte più terrena di me fa i fuochi d'artificio per il fatto che uno dei miei scatti sia stato scelto dalla giuria per essere esposto alla galleria fotografica di Fnac Milano per una mostra sulla Maratona... E ancora di più, al pensiero del libro che pubblicherà le foto della mostra...

Insomma, sono meschina, bieca e terrena, ma sono tanto tanto felice! la cosa buffa però, è che non so ancora quale foto abbiano scelto, dovrò scoprirlo all'ìinaugurazione. :)

29 ottobre, 2006

Cheese Lane

Via dei Formaggi.

Nel mio paese delle meraviglie, è sempre esistita una via dei formaggi.

Una via gialla, lunga e diritta, con piccoli quadratini di formaggi diversi, così non ci si stanca di nessun sapore, con marmellate e mieli, con crostini caldi, con un bicchiere di vino che ne sia all'altezza. C'era perfino una capretta che saltellava allegra davanti a me e al Fab. Ecco, laLila oggi, verso le due del pomeriggio, è diventata Alice, al Salone del Gusto.

Il formaggio per cui ho lasciato il cuore è un gorgonzola allo champagne, buono come solo un altro formaggio nella mia vita, ed ora lottano per il primato nella lista dei miei desiderata. Il gorgonzola di oggi si è sciolto in bocca, morbido e profumato, stupefacente nel retrogusto.

Il formaggio dei miei ricordi, invece, è un formaggio senza nome, preparato in montagna da un vecchio cadorino, con una ricetta semplice e segreta, comprato in paese prima di una salita al più alto rifugio di Auronzo. Era ammorbidito dal calore del sole, aveva riempito lo zaino di un odore terribile, ed era buonissimo, perfetto con i finferli.

Oggi ho cercato quell'omone e il suo formaggio, ma poi ho pensato che lui, così schivo e ruvido, non poteva essere lì.

Ma che meraviglia il giallo paese delle meraviglie dei formaggi...

08 ottobre, 2006

Back Home

LaLila oggi ha dormito un bel po', dopo la stanchezza di questi ultimi dieci giorni, tutti veloci, tutti compressi, fatti di mille cose da fare, di facce nuove, di alberghi senza Fab, di camere da letto a 5 stelle e con la vasca da bagno enorme, di libri in inglese e di test americani...

Insomma, ero davvero stanca, come so essere solo io quando mi si sconvolgono i ritmi, quando non posso leggere i miei libri, quando non ho tempo neanche il sabato per il pisolino, quando non mi faccio alle tre il the alla vaniglia.

Ma oggi ho dormito nella mia coperta speciale, di lana leggera e di milioni di pomeriggi di nanna, ho iniziato un libro, ho visto un film bellissimo, sono andata al parco e adesso non è ancora tardi, posso ancora fare un sacco di cose prima che mi venga sonno.

Il verde degli alberi, questa mattina, era luminoso, era una bolla verde sopra il mio sguardo, e avvolgeva la strada, le panchine, lo strato di foglie vicino ai tronchi. Fab correva, è partito via sorridendo con le sue nike ed è diventato un puntolino.

Io ho cercato la mia castagna matta, perché c'è una maga mia amica che dice che se si trova una castagna matta e la si porta sempre in una tasca, non si può prendere il raffreddore. Ma bisogna trovarla da soli, se no non funziona. Perciò, io, oggi, mentre il mondo intorno a me correva, sudava, faceva stretching, io ero lì, con gli occhi fissi sulle foglie, a cercare la mia castagna, la mia fra tutte.

Fab correva più in su, ma c'era un pezzetto di me che correva con lui, il mio calzino rosso preferito infilato fra le sue stringhe.