30 luglio, 2007

laLila in moto

A breve, mi vedrete sfrecciare per Milano in moto, avrò un casco arancione e delle scarpe con la punta rotonda, turchesi, credo, o rosse. Avrò l'espressione beata, immagino, per l'arietta che arriva, e sarò anche molto sorridente. Ma non mi dovrete distrarre, ai semafori, perché io già sono molto distratta da sola.

Però.

Però credo che mi incontrerete solo lungo corso Sempione, in un senso o nell'altro, perché, per ora, so solo andare dritto, ché, girare, mi fa ancora paura. La seconda lezione, domani, cercatemi nei parcheggi isolati... :)

27 luglio, 2007

Pomeriggio

Per la Tita.

Oggi vorrei che tu fossi qui. La mia casa sarebbe fatta apposta per accoglierti, per farti riposare, tu che sei stanca, con quella bimba bella ed instancabile. (tu con una bimba, miodio)

Ci sarebbe un'aria serena, le persiane per metà giù. Sul tavolo i miei libri e i fogli, come quando studiavamo insieme. (
tu non studiavi mai, e come mi arrabbiavo, io)

Potrei preparare la tua tisana, anche con questo caldo la berresti, tu, e accenderemmo la radio. Perché io e te, insieme, cantiamo. (
solo Fab canta quanto te)

Potresti addormentarti, mentre io leggo. Ti permetterei perfino di fumare, con la schiena appoggiata al muro e la faccia rivolta al cielo. E riprenderemmo il discorso fatto ieri sera, anzi, non avremmo più bisogno di farlo.


Sarebbe un tardo pomeriggio bellissimo, io e la mia amica.

So slow

Oggi vivo in maniera tenue, cercando tutti i modi per ripararmi dal calore che avvolge Milano e rende l'aria liquida e incandescente. Cercando l'energia per arrabbiarmi, una buona volta, così poi mi passa. Perché io sono sempre stata così, se mi arrabbio, passa prima.

Domani un pranzo di bagel e centrifughe di frutta, chiacchiere e poi un giro alla Feltrinelli.

Oggi vivo piano, corro solo per arrivare dal Fab.

Vivo piano, in mezzo alle mie cose, tra le facce delle persone care, tra le scarpe colorate sul mio parquet, tra i miei libri, tra i pensieri, tra i commenti del mio Cico che mi conosce così bene, tra gli sbadigli della gatta, tra le vie di questa città veloce che mi ha adottato.

So slow, oggi, ma meno cupa e triste.

Cupa e triste

Tutti sono in vacanza, perciò oggi posso scrivere che mi sento cupa e triste, senza che nessuno si preoccupi troppo.

Mi sono stufata di questo artificiale stato d'animo positivo che oggi devo avere in ufficio
- LaLila friendly and relaxed status on -

Mi sono stufata di parlare dei problemi degli altri
- LaLila interested and witty status on -

e di far finta che a me vada sempre tutto bene
- LaLila happy and wishful thinking status on -

Sai che c'è? Status off. Oggi laLila è cupa e triste, punto e basta.

24 luglio, 2007

Une petit robe noir

Ora, si sa, io amo il nero.

Ho provato a tingermi i capelli di nero, e non mi sentivo a mio agio, ma nei vestiti mi piace moltissimo, e tutte le dive del mio immaginario sono ferme nel loro fotogramma perfetto, con un vestito nero. Con l'eye-liner nero.

Però nei vestiti da sposa no, è davvero lontano dalla mia idea di Lilachesisposa, anche se la rivista estremamente fashion che ho comprato sembra pensarla diversamente.

Ecco, io, quel giorno, mi vedo di più come una fata dei boschi, anche se poi lo so che qualcuno mi convincerà che non è il caso... Però, per non sbagliare, oggi sono passata da Feltrinelli e ho scelto un libro, un libro con i vestiti delle fate, così la rivista fashion è finita nel cestino!

13 luglio, 2007

Non ho resistito...

... mi trovate in giardino, tra le frasche,
o sul tetto, con la gatta ...

Leggerezza

Ho voglia di leggerezza, di trovare un rossetto e riuscire a metterlo con disinvoltura, di una gonna a ruota, di pagine scritte, di sentire la notte sulle spalle.

Ho voglia di sere senza pensieri, con la luce che non se ne va. Di volare nell'acqua, con le pinne gialle a far da timone per un mondo dove tutto è diverso e meraviglioso e.

Di tavole apparecchiate all'aperto, con le candele, di piccole attenzioni, come un frigo pieno di lattine di coca cola "che a te piacciono tanto" (lo so, la coca cola è il diavolo e noi lo dovremmo combattere, e non si può far la spesa bio e poi passare a comprare le lattine del demonio, e tutte queste sagge cose, ma è così buona). E per non sbagliare, di panini con la salamella e birre ghiacciate alla festa dell'unità, con i vecchietti innamorati che ballano il liscio.

Ho voglia di nuotare in laghi, fiumi, torrentelli, in tutte le acque così fredde da togliere il respiro. Ho voglia di farmi colorare i capelli, ma mi passerà non appena avrò trovato il rossetto giusto.

Ho voglia di libri e di creme che profumano, di acqua con le fettine di limone, di feste e di fette di melone.

Tutto ciò perché oggi ci sono le rondini che si chiamano nel cielo turchese, in questa vietta tranquilla di Milano.

11 luglio, 2007

Imitatio cum variatione


laLila gioca, cita l'esegesi latina e pubblica sul blog!
Mi sento molto pop-art e molto drammatica... ;-)

06 luglio, 2007

Tobia

Tobia, il brufolo che non andrà più via.

Ieri sera, appena investita del titolo di degustatrice provetta (ma brilla dopo un bicchiere), ho battezzato il mio brufolo. Tobia, in fondo, non è così cattivo, ed oggi mi è grato e ha deciso di essere meno rosso. Posso rinunciare all'idea di uscire di casa con uno dei miei bellissimi cerotti di Hello Kitty.

05 luglio, 2007

Io e il mio brufolo

Siamo ormai inseparabili, lui è li, da ieri, e non mi ha mai mollato.

Adesso lo porto fuori e cerco di seminarlo, anzi, prima lo faccio ubriacare... e poi lo lascio al ristorante, anzi, lo chiudo in cantina. E, se resiste, stanotte lo soffoco con il cuscino. E, se sopravvive, domani lo schiaccio. E, se non ci riesco, prometto di farmene una ragione e di non suicidarmi io...

Comunicazione di servizio!

Perciò, oggi, non cercatemi...

04 luglio, 2007

Il mio capo non ha mai letto Topolino

Io me ne accorgo subito se qualcuno nella sua infanzia non ha letto Topolino.

Si capisce dal fatto che non conosce, per esempio, la casa gonfiabile, un balabù, le rose di raso rosa. Non dirà mai slurp, gulp e snort.

Non pensa mai alle botole che catapultano fuori dal deposito, e non riderà nel sentire un nome come Arcibaldo Miller, e non riesce a immaginare una ragione plausibile per cui costruire una casa di legno sull'albero con una radio trasmittente che capta i segnali segreti.

Non si è mai posto il dilemma di capire perché, se Paperino vive costantemente con una casacca marinara e tutto il sedere di fuori, quando si fa la doccia si copra proprio quella parte che di solito tiene sempre scoperta.

Chi non ha mai letto Topolino fa più fatica a immaginare le cose, e cerca sempre di farle quadrare, perdendo tutto il divertimento, e non è mica lo stesso leggerlo da grandi, anzi, è proprio tutta un'altra cosa, anche se è difficile spiegare come.

02 luglio, 2007

Back home

Uff... ma aprire un chioschetto di gelati al mare?!

Ciao ombelichino del Salento, ho mantenuto il più a lungo possibile il sapore di sale sulla pelle, ed ho deciso di non pulire la borsa dai granelli di sabbia, e continuerò a mangiare anche qui il melone fresco e dolce, ma meno dolce.