24 maggio, 2006

Omaggio a Catullo

Che tuffo strano nel mio passato di versioni e traduzioni, e critica del testo, ed esegesi delle fonti... per poi ritrovare il mio Catullo qui, in questa poesia buffa. E' bello legger Catullo così, come se si fosse all'improvviso concretizzato in un uomo vero, di parole semplici e grammatica familiare.

Viviamoci, mia cara, che ci amiamo,
e i bròntoli dei vecchi moraloni,
noi ce li valutiamo, tutti, un soldo:
il sole sa morire e ci ritorna:
ma se un giorno ci muore il breve giorno,
la notte eterna, noi, ce la dormiamo:
tu, i mille baci mi dai: dopo, i cento:
e i mille, dopo ancora: e i cento, poi:
e dopo, gli altri mille: e i cento, ancora:
poi, fatti i nostri multimila baci,
ci confondiamo il conto, in un pasticcio:
se no, un cattivo ci fa il menagramo,
che sa che sono tanti i nostri baci:

Edoardo Sanguineti
Poesia d'amore del Novecento

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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