13 aprile, 2007

Sono giorni che

Ci sono alcuni giorni in cui senti che sei tu a decidere quello che sei, come sei e come sarai.

Sono molto fiera di aver raccolto tutte le meravigliose schifezze dolci arrivate in ufficio in un sacchetto, e di averle regalate al figlio della portinaia (il dolcetto pan di stelle del mulino bianco, mai assaggiato ma così bello, a dir il vero, mi mancherà tantissimo).

Sono fiera di non aver ceduto alla pigrizia, stamattina, e di aver visto un cagnone tutto nero giocare nel cortile alle 7 di mattina, come se la giornata non potesse che essere meravigliosa, per lui e per tutto il mondo.

Sono fiera di una nuova consapevolezza.

Sono fiera di molte cose. E sono perplessa per tante altre, così perplessa che ho chiesto al Fab di aspettare che mi arrivassero le parole, ed intanto di darmi baci.

Sono giorni in cui l'unica cosa sensata sarebbe mettersi al sole, a dormicchiare, ad arrotolare il tempo sulla pelle, a canticchiare a bassa voce, a camminare in mezzo a fontane per non bagnarsi, o per bagnarsi, ma con il sorriso.

Sarebbero giorni di libri, di cose da organizzare, di desideri, del cioccolato di quel coniglietto al latte che mi guarda grato, con quel suo fare saggio (eh no!, lui non sono riuscita a regalarlo, mi guardava...)

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