20 agosto, 2007

Katastrophé

Esiste una parola greca che non viene più usata nel suo significato originario, che descrive lo stato della corda della lira che, pianissimo, impercettibilmente, torna al punto di riposo e di equilibrio dopo essere stata toccata. È il termine inevitabile, il punto di ritorno dopo l’infrangersi del suono. È il silenzio, è la meraviglia ed il terrore della musica che cessa.

È katastrophé. È il fermarsi prima di ricominciare, prendendo fiato, rilassandosi dalla tensione. È giungere ad un nuovo stato, cambiare.

Che sia catastrofe e meraviglia, questo momento.

Nessun commento: