C'è il sapore dell'uvetta, anzi, del pane con l'uvetta, con cui ho fatto colazione ieri. L'uvetta sta bene nel pane, che diventa pan tramvai, come lo chiamava la mia nonna. E ad un certo punto mi ha fatto ridere, il pan tranvai, da quando ho scoperto che il nome è la trasformazione italiana di Tramway, il pane che in Inghilterra si trova in metropolitana, e si mangia come un dolce.
C'è il sapore dei finferli, ah i finferli nei rifugi in montagna.
C'è il sapore della frutta a settembre, ed io stasera corro a cercarlo, quel sapore, insieme al sapore della cucina di mia mamma.
Mentre aspetto di vedere se sarà un inverno di arance tagliate, con le noci spezzettate sopra, o di mele al forno e pere cotte nel vino. Ogni anno me lo chiedo, più o meno in questo periodo.
Vorrei che questo fosse un inverno di frutta calda, con le scaglie di mandorle e gli amaretti tritati.
14 settembre, 2007
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2 commenti:
L'inverno arriva quando mamma comincia a lamentarsi che non si trovano più da nessuna parte i cedri canditi che sono INDISPENSABILI per fare il pampepato come si deve.
E l'anno che non li ha trovati, i pampepati non sapevano giusto, quindi c'aveva ragione lei.
Hippo.
mmm quanti saporti buoni :P
son passata di qui per un salutino veloce!
ciao lilaaaa!!
ma fai la tata ora? :D
wowwwww bimbi fortunati!
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