03 novembre, 2006

Gita a Bologna

"Walter Benjamin annotò un giorno che leggere un testo è come sorvolare una città dall’alto, mentre trascriverlo vuol dire calarsi senza garanzie nelle sue strade, perdersi dentro le sue volute, accettare le sue misure del mondo. Se è così, Bologna va trascritta passeggiando, senza leggerne la mappa. E non è detto che nel suo funzionalismo sobrio, nella sua fiera medietà conservatrice, non s’aprano brecce improvvise: l’estate scorsa, alle otto del mattino, sui binari di via Lazzaretto che corrono tra i capannoni fuori Lame, un mio amico giura di aver visto vagabondare un canguro."

Matteo Marchesini
Perdersi a Bologna. Guida insolita e sentimentale

Io, domenica, vado a Bologna, e mi porterò dietro un moleskine se per caso mi venisse voglia di scrivere mentre passeggio, ed avrò i miei occhiali verdi nuovi e belli per cercare i canguri, ed in treno ascolterò la musica del Fab, e mangerò la gramigna con la salsiccia, ed incontrerò il mio amico Gigetto, che mi chiama bimba e mi abbraccia con forza, con uno sguardo obliquo ed un sorriso timido.

Io, domenica, vado di nuovo in gita fuori porta, come piace tanto a me. :)

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