“(…) Dopo aver fatto l’amore, dormiremo abbracciati. La tua schiena contro il mio ventre. E io stringerò le dita dei piedi attorno alle tue caviglie, come delle mollette, perché tu non possa volar via la notte. Saremo come un’immagine in un libro di scienze: un frutto tagliato a metà, tu la buccia e io il torsolo”.
David Grossman, Che tu sia per me il coltello
Vorrei implodere per un istante
e poi riaprirmi come una ginestra
in silenzio
sotto le stelle.
Questo, mi fai tu.
“(…) E’ una legge non scritta: chi vuole starmi vicino deve assumersi la responsabilità della mia anima”.
David Grossman, Che tu sia per me il coltello
21 dicembre, 2006
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2 commenti:
Lila, davvero mi hai lasciato senza fiato. Sei nata con la poesia dentro, tu.
Grazie, Frida bella.
Leggi il libro di Grossman! Il titolo si ispira a "Lettere a Milena" di Kafka: "E forse non è vero amore se dico che tu mi sei la cosa più cara; amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso".
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