02 aprile, 2007

Merde

Questa notte ho sognato di trasferirmi a Parigi, in uno di quei sottotetti che hanno solo le città europee.

Ora sono sveglia, ma provo ancora ad immaginarmi camminare ogni giorno sui viali. Provo a vedermici e mi ci vedo. Provo ad immaginarmi tornare ogni sabato dal mercato con le verdure, i capperi sotto sale per il Fab, i lupini, il pane sotto il braccio.

c'est où le marché ici? où? où? trop compliqué s'imaginer une vie. une maison. sortir le samedi. manger. boir. faire la cuisine.

Mi organizzo mentalmente il trasloco lontano. Sarà facile, già mi vedo mettere fogli di giornale intorno alle mie cose preziose, ancora una volta. Già mi vedo selezionare i libri di cui non posso fare a meno, scegliendone troppi più del necessario e portare almeno 10 delle mie scatole di latta. Mi dico che quella rossa dei cioccolatini andrebbe bene su un comodino, se mai ne dovessi avere uno.

Va bene, mi dico. "casa è dove ci sono i miei libri" ha detto ieri il Pier. Se porto i miei libri, posso vivere a Parigi. E finisco per desiderarlo davvero...

merde.

Oggi il mio alter-ego ha la erre moscia.

1 commento:

FromAtoB ha detto...

Ci sono vissuto a Parigi, in un sottotetto. Avevo pochi soldi per riscaldare. D'inverno avevo la nebbia in casa. La baguette faceva da igrometro. In base a quanto ci metteva ad ammosciarsi sapevo quanto era umido... Bello pero'. Un po' mi manca.
andrea