31 maggio, 2007

Sei tu

Sei il cielo turchese di ieri mattina, e l'aria fresca che entra oggi dalla finestra.

E cielo in tempesta, sei, come quello del nostro primo giorno.

Sei difficile come una strada di montagna, di quelle che però portano a vedere tutto con occhi diversi.

Sei una sveglia alle quattro del mattino, lasciare il rifugio e il calduccio del sacco a pelo per camminare con le torce fino all'attacco del ghiacciaio, e all'improvviso girarsi e vedere l'alba sul Monte Bianco.

Non ci sono parole per descriverla, l'alba.

Sei tutta la carta del mondo. In tutti i fogli in cui in questo preciso momento qualcuno sta scrivendo, ci sei tu. Magari un'idea lontana di te, ma ci sei tu.

Sei uno zaino, grande, ordinato, dove finisce di tutto e dove tutto quello che finisce lì, sa che non verrà buttato via. Magari dimenticato sul fondo per un po', ma sicuramente mai buttato via. Ci si trovano tesori, nascosti sotto agende di anni passati e penne senza inchiostro.

Ci sono io, nel tuo zaino, oggi.

Sei una canzone che parla di un amore perduto e della gioia di ogni attimo. E non importa se queste due cose sembrano inconciliabili, lo sono, tu lo sai, ed è per questo che quella canzone, stonata e biascicata, sei tu.

Sei un caffè, denso, forte. Di quelli che schifano le bustine di zucchero. Se ti ci metti sai essere anche un cappuccino, accogliente e rassicurante, con quella schiuma che è una dolcezza che arriva piano piano.

Non sarai mai cioccolato puro, sei misto, tu.

Sei un papavero, ed io una pratolina, e siamo noi.

Sei i fiori quadrati che disegni tu, l'ultima cosa che guardo ogni mattina uscendo dalla porta della nostra casa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il Fab è un uomo fortunato

* laLila * ha detto...

Smack, Frida bella :)