19 giugno, 2007

Florence

Ciao, Firenze - see you soon - perché avrei tante cose belle da fare insieme a te.

Ma questa volta è stato tutto così veloce che molti pensieri sono rimasti impigliati tra le pietre dure, nel cuore dell'ambra e lungo le striature del lapislazzulo.

Altri erano così piccoli e intensi che sono entrati nelle tasche e li ho riportati a casa ed ora li giro fra le dita come fossero biglie, li sento rotondi, freschi, fanno tintin per ricordarmi che ci sono, anche se non hanno ancora il coraggio di scivolare fuori, anche se io stessa non ho il coraggio di guardarli alla luce.

In questi due giorni l'idea era simile alle fondamenta di una casa. Qualcosa di stabile, a cui appoggiarsi, quando le vertigini fanno tremare le gambe.

Quando, per esempio, sono stanca, preoccupata, ma felice.

[Un passo alla volta]

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